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Immersione, Disimpegno, Emersione ed Emersione di emergenza
Obbedendo al principio si Archimede (un corpo immerso in un fluido riceve una spinta ortogonale dal basso verso
l'alto pari al peso del volume di fluido spostato)ogni sommergibile deve fare in modo che il suo peso sia uguale
alla spinta che riceve dall'acqua. Per fare questo i Toti annullavano la parte maggiore di spinta lasciando entrare
acqua nelle 4 casse zavorra (in celeste) e nella cassa espulsione interna e resistente alla massima quota del battello(verde).
Il peso del sommergibile non è costante, varia in funzione del gasolio consumato, delle persone di equipaggio, dei viveri imbarcati, ecc.
Per poter raggiungere perfettamente l'equilibrio PESO=SPINTA (con una precisione dell'ordine di 100 Kg) sono state
ricavate altre casse all'interno del battello. Le casse compenso pesi (fucsia) per equilibrare una variazione di peso,
le casse assetto (celesti) per equilibrare, oltre al peso, anche un momento appruante o appoppante. La quantità di acqua che deve
essere imbarcata o sbarcata da queste casse costituisce un calcolo relativamente complicato che in gergo si definisce
"fare l'assetto".
Alla prima immersione di una navigazione l'assetto è calcolato con un apposito tabulato, alle successive
immersioni della stessa navigazione, o durante la navigazione stessa, questo calcolo è fatto sull'esperienza basandosi
sulla velocità con cui il timoniere orizzontale manovra, sulle indicazioni dei manometri e sull'inclinazione che assume
il battello. La movimentazione dell'acqua tra le casse e da/per il mare è effettuata con una pompa (detta pompa assetto)
che si trova in locale ausiliari addietro e smistata attraverso una serie di valvole dette "tastiera assetto" (al centro
in basso nella foto, con la parte superiore color legno)
La necessità di scendere molto rapidamente nelle profondità marine, sia essa dovuta al non farsi scoprire da unità
avversarie o all'evadere da un pericolo imminente come un siluro o una nave in rotta di collisione, è una manovra denominata
"Disimpegno". A questo ordine viene allagata la cassa disimpegno, in rosso nei disegni, (per aumentare il peso rispetto
alla spinta, cassa che sarà poi esaurita una volta arrivati in profondità), viene aumentata la velocità e i
timoni tutti orientati a scendere.
L’esaurimento delle casse zavorra e cassa espulsione per il ritorno in superficie (ovvero l'emersione) avveniva mediante aria compressa stivata
in 3 gruppi di bombole a 200Kg/cmq. Dalle bombole l'aria viene smistate alle casse zavorra, alla cassa disimpegno e alla
cassa espulsione attraverso le valvole disposte verticalmente con volantino a disco di ottone nella foto
Una emersione di emergenza, necessaria in caso di una falla, era possibile realizzarla esaurendo, oltre alle casse zavorra,
anche 5 delle 6 casse gasolio (in marrone nei disegni). L'aria in pressione spinge il gasolio attraverso le valvole
della cosiddetta "Margherita" (sotto il tavolo da carteggio nella foto) nella cassa espulsione e da qui fuoribordo. In
questo modo il sommergibile si alleggeriva notevolmente, risalendo come un pallone.
Per equilibrare un peso rilevante come quello dei siluri erano, infine, previste altre 2 casse a fianco della batteria di
prora (in blu nei disegni). Per lanciare un siluro senza compromettere l'assetto, una volta inserito il siluro nel tubo
lanciasiluri,il tubo viene allagato prendendo l'acqua dalle casse compenso siluri. A tubo collegamente allagato si apre
una valvola per metterlo in collgamento con il mare e consentire l'equilibrio delle pressioni tra il T.L.S. e l'esterno.
A questo punto è possibile aprire il cappello esterno e lanciare il siluro. Dopo il lancio l'acqua sarà riscaricata dentro
la cassa compenso pesi mantenendo l'assetto del sommergibile pressochè invariato.