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Sapevate che con i Toti si può giocare sul PC? una comunità internet tutta italiana, MARICOSOM, ha creato un meraviglioso mod per il
simulatore "Dangerous Waters" dove, tra i tanti battelli, ha inserito anche questi storici battelli italiani.
Dangerous Waters rappresenta l'ultimo capolavoro di casa Sonalyst, un nome che ai
patiti di giochi d'azione magari non dirà niente, ma che gli appassionati di simulatori aeronavali ricordano per due grandissimi
successi come Fleet Command e Sub Command. Sonalysts è un team di sviluppo statunitense che ha prodotto e produce tuttora software di
addestramento per la US Navy, ed è facendo forza su questa esperienza che il team ha pensato di realizzare prodotti videoludici simulativi
con un elevato grado di realismo.
Sub Command ci poneva al comando di alcuni dei sottomarini nucleari moderni più potenti del mondo: i due
americani 688 Los Angeles e Seawolf e il russo Akula. Dangerous Waters, oltre alle piattaforme presenti in Sub Command, aggiunge altre quattro
nuove interessantissime unità: la Fregata lanciamissili Oliver Hazard Perry, il silenziosissimo sottomarino diesel/elettrico Classe Kilo e
due unità aeree: l'elicottero anti-sub MH-60R e l'aereo da grandi ricognizioni P-3c Orion; con quest'ultime che possono essere
controllate molto limitatamente, dato che non siamo di fronte a una simulazione di aerei. Ogni unità possiede un'infinità di armi,
apparecchiature elettroniche e sensori di ogni tipo, che gli permettono di individuare i bersagli e lanciare contro di essi, siano
navi, aerei, sommergibili od obiettivi terrestri. Grazie a tutte queste unità pilotabili, il gioco ci permette di creare una vera e propria
battaglia navale virtuale.
Molto interessante è la modalità Multiplayer, che supporta fino a 32 giocatori, i quali potranno
decidere se affrontarsi in una totale battaglia navale o dividersi e cooperare creando delle squadre; addirittura potranno salire sulla
stessa piattaforma e dividersi i compiti: un giocatore si può occupare ad esempio del sonar, un altro della camera di lancio, un altro ancora
del radar e così via.
Infine in Dangerous Waters c'è la possibilità, grazie ai comandi vocali (rigorosamente in inglese), di impartire gli
ordini al resto dell'equipaggio, mettendo il giocatore nei panni del Comandante del sottomarino.
Dangerous Waters è un titolo caratterizzato da un elevatissimo grado di difficoltà e chi pensa che
si possa affrontare in modo immediato e affondare qualcosa con due click... farebbe meglio a rivolgersi altrove! Dangerous Waters è una
simulazione nella quale la pazienza è davvero "la virtù dei forti" e il tempo a disposizione per risolvere una missione non è mai troppo:
richiede molta concentrazione e una preparazione “tecnica” da non sottovalutare; inoltre prima di potersi destreggiare in maniera
ottimale con una delle sette piattaforme presenti nel gioco, passerà parecchio tempo.
I ragazzi di Sonalysts, ben consapevoli delle difficoltà intrinseche del gioco, hanno pensato a fornirci una solida
base di partenza: nel gioco è infatti presente un manuale di oltre 560 pagine, stampabile o acquistabile con 10 $ in più, dove vengono
analizzate e descritte tutte le procedure e l'utilizzo dei sensori di ogni singola unità pilotabile. Anche grazie ai video-tutorial presenti
nel secondo cd, il giocatore potrà apprendere le nozioni base delle varie piattaforme.
Tuttavia, bisogna sottolineare che Dangerous Waters offre un approccio graduale alla simulazione: per i neofiti che si
avvicinano per la prima volta al gioco, c'è la possibilità di attivare l'opzione dell'autocrew: in pratica, il giocatore si potrà concentrare
su alcune specifiche postazioni (come ad esempio il sonar e la camera di manovra) e lasciare gestire le altre all'equipaggio, è controllato
dall'IA. Naturalmente l'efficienza di una "ciurma" controllata dalla cpu non sarà mai paragonabile alla gestione umana delle singole
postazioni, in quanto non riesce a compiere in autonomia azioni semplici e banali che noi potremmo risolvere in poco tempo, ma aiuterà
comunque il giocatore a prendere dimestichezza con il gioco.
Dato l'elevatissimo grado di realismo, Dangerous Waters presenta inevitabilmente una curva di apprendimento davvero molto ripida, per
cui bisognerà avere molta pazienza e applicarsi, provando e riprovando: alla fine i risultati arriveranno e pure le soddisfazioni.
Una missione racchiude in sé tutta una serie di azioni, fondamentali per la risoluzione della stessa. Innanzitutto c'è l'avvicinamento, dove fare
troppo rumore equivale a farsi localizzare dalle unità nemiche presenti in zona, quindi un'azione da effettuare con la massima cautela e a
bassissime velocità; poi ci sono l'ascolto e l'identificazione: i sonar sono lo strumento principale di ascolto di un sottomarino o nave che
sia, mentre le sonoboe lo sono per i mezzi aerei. Grazie a questi, si potranno localizzare e identificare battelli presenti in zona;
analizzare i contatti che ci mostrano i nostri sensori rappresenta senza ombra di dubbio l'operazione più difficile e delicata, dalla
quale dipende l'esito della missione; infine c'è il lancio di armi contro il nostro obiettivo, cosa che deve avvenire solo quando si ha la
certezza assoluta riguardo al nostro contatto, perché colpire un'unità civile o di una Nazione a noi amica potrebbe scatenare il putiferio e,
perché no, la Terza Guerra Mondiale.
Per compiere tutte queste operazioni si ha bisogno di molto tempo, infatti una missione di
Dangerous Waters non durerà mai meno di un'ora e mezza; a questo si può ovviare con l'opzione di accelerazione del tempo, ma per un vero amante
della simulazione ogni singolo istante sarà fondamentale per controllare ripetutamente tutti i display del sonar a sua disposizione
e per scovare anche quell''unica e debolissima frequenza che apparirà debolissima e per pochi istanti, ma che si rivelerà indispensabile per
la localizzazione di un'unità nemica che magari ci sta dando la caccia.
Dangerous Waters, insomma, ci farà immergere in un'atmosfera tesa e ricca di colpi di scena, regalandoci momenti di pura adrenalina... a
patto di accettare i suoi tempi dilatati e la sua incredibile complessità.
Alfa Tau 3 è un mod realizzato dalla Comunità di Maricosom ed inserisce nel gioco nuove unità pilotabili come appunto i
sottomarini della Classe Toti, i Classe Sauro e i nuovissimi Type 212, oltre ai sottomarini di svariate nazionalità, navi di superficie anti-
som, elicotteri e aerei anti-som, per un totale di ben 22 nuove piattaforme pilotabili.
Ed ora le Foto
Il Toti in immersione.
Sembra proprio di essere in Camera di Manovra del Toti...Si può notare il livello delle Batterie a circa il 70% di carica.
Un'altro fermo-immagine del Toti in immersione.
In zona c'è un Kilo, molto minaccioso...
Il display del Sonar a Bandalarga, mostra due "picchi" sul rilevamento 180.
Il Toti lancia un siluro contro il Kilo Algerino...
Il Kilo allarmato prova a scappare, cavitando vistosamente...
Questa immagine mostra il "cervello" del Toti: qui vengono inserite le soluzioni di tiro per i bersagli.
Più è accurata la soluzione di tiro, maggiore sarà la possiblità di colpire il target.
Il Kilo lancia due Contromisure per cercare di ingannare il Siluro...
...Il siluro ormai lo ha agganciato...è solo questione di secondi...
BOOOOOM!!! Il siluro impatta contro il povero Kilo...Non c'è niente da fare...
La guerra è guerra...
La Fregata della Classe Maestrale vista dal periscopio, in tutto il suo splendore.